Gli Interpreti
Thomas Dieuleveut
Il virtuoso dalle mille sfaccettature

Sotto un cielo d’infanzia, all’età di sette anni, Thomas Dieuleveut fa danzare le dita sull’avorio del pianoforte.
Ammesso al Conservatorio Jean-Philippe Rameau di Digione, sboccia sotto l’ala esigente e benevola di Boris Nedeltchev, concertista bulgaro-russo, fino a raggiungere il Grado Finale di Studi. Ma l’anima di Thomas è plurale.
Mentre la mano destra accarezza i tasti, la sinistra scrive altre partiture: abbraccia il diritto in una preparazione Normale Sup, esplora gli arcani del commercio presso l’IAE (Savoia-Mont Blanc e Borgogna) e scopre l’arte sottile del coaching a Ginevra.
Visionario e costruttore, fonda una società di consulenza in risorse umane e management.
Da oltre venticinque anni guida una ventina di consulenti nei meandri del mondo professionale. I suoi consigli illuminati accompagnano non solo le imprese, ma anche le più alte sfere del potere: consiglieri ministeriali e figure influenti trovano in lui uno stratega attento, animato da una costante ricerca di senso e trasformazione.
Eppure, non ha mai abbandonato la sua prima passione.
Nel corso di questi anni di continue metamorfosi, Thomas non ha mai smesso di suonare. Dai salotti ovattati alle scene aperte, in Francia e all’estero, affida al pianoforte l’eco della sua anima, lasciando che sia la musica a parlare dove le parole si fermano.
Nell’ottobre 2019 offre al mondo il suo primo album: N’ÊTRE & RENAÎTRE.
All’incrocio tra musica classica e jazz, le sue composizioni raccontano una storia unica.
Sorrette da un’improvvisazione prodigiosa, trascinano l’ascoltatore in un torrente di emozioni, dove il pianoforte si fa poeta: ora tempesta, ora carezza, ora brivido, ora luce.
Pianista, compositore, manager, coach, conferenziere… Thomas Dieuleveut è un uomo-orchestra.
Ogni sfaccettatura del suo percorso illumina una vita ricca e vibrante, guidata dalla ricerca dell’armonia tra l’arte, l’umano e il senso profondo dell’esistenza.
Francesco Bianchi-Demicheli
Poeta e alchimista del Desiderio e della Scoperta
Francesco Bianchi-Demicheli è un poeta e un alchimista dei misteri umani, dove la scienza incontra l’anima. Professore alla Facoltà di Medicina e alla Facoltà di Psicologia dell’Università di Ginevra, esercita alla Clinique des Grangettes, alla Clinique La Colline e al CHUV di Losanna, dove si occupa di sessuologia clinica e dello studio delle relazioni affettive. In questi ambiti intreccia sapere e intuizione, esplorando i meandri più profondi della mente e del corpo.
Medico di formazione, ha spinto oltre i confini del sapere per diventare un pioniere delle neuroscienze applicate alla sessualità. Con oltre 150 pubblicazioni scientifiche, cinque libri e collaborazioni prestigiose in Nord America, ha tracciato mappe inedite: quelle del desiderio, dell’amore e dei loro enigmi.
Grazie alla luce delle risonanze magnetiche e alla musica degli elettroencefalogrammi, ha aperto passaggi segreti in cui il cervello sussurra i fremiti del desiderio e della passione.
Ma dietro lo scienziato si cela un'anima in perenne esplorazione, che si meraviglia degli splendori del mondo. Da piccolo, Francesco recitava le sue poesie alla radio svizzera italiana, portato dall’impulso dell’immaginazione. Questa sensibilità artistica non ha mai abbandonato l’uomo di scienza: illumina le sue scoperte con una luce singolare e le trasforma in una ricerca quasi mistica.
Francesco non si limita a comprendere i meccanismi del desiderio: li sublima, li celebra e li inscrive nel cuore dell’umanità.
Attraverso le sue opere, ci ricorda che queste forze primordiali - antiche quanto il respiro umano - sono tesori senza tempo.
Le sue ricerche non si limitano a delineare modelli cerebrali: raccontano una poesia viva, in cui ogni vibrazione del desiderio diventa una promessa d’infinito.
In ogni immagine, in ogni scoperta, Francesco ci rivela che desiderio e amore non sono soltanto enigmi biologici, ma narrazioni universali, un patrimonio sacro dove risuona l’anima umana.